Sumo/ 相撲

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Sumo/ 相撲

Sumo/ 相撲 227 340 ServiceDesk

Alla domanda su quali siano gli sport tradizionali giapponesi, viene subito in mente il Jūdō (柔道), ma al pari di questo vi è anche il Sumo (相撲). 

 

Sumo – 相撲

IL Sumo viene trasmesso dalla televisione pubblica giapponese (NHK) ogni due mesi dispari per quindici giorni consecutivi.

Origine

Il Sumo ha una lunga storia, risalente all’era mitologica ed è stato tramandato di anno in anno quale rito divinatorio per il raccolto agricolo.

Lo sport consiste in due lottatori nudi con una fascia avvolta attorno alla vita che combattono l’uno contro l’altro dentro un Dohyō (土俵) (un perimetro di terra battuta) e vincono gettando a terra (se qualsiasi parte del corpo oltre alla pianta dei piedi tocca terra) o fuori dal campo l’avversario.

Originariamente un rituale basato sullo shintoismo, “Shinto” (神道), religione originale giapponese, il Sumo ha assunto il carattere di festa nazionale in ogni luogo del paese con eventi legati alla religione.

Riti

Per questo motivo, il Sumo rispetto ad altri sport professionistici si focalizza sull’osservanza di etichette comportamentali, come nell’esempio che segue:

Saluto al Dohyō – In quanto il Dohyō è un luogo sacro.

Chinati a “quattro zampe””Shiko” (四股) – Sollevare le gamba una alla volta in alto inclinate orizzontalmente e poi abbassarle con forza colpendo la terra. È un esercizio importante per allenare le gambe del lottatore, ma significa anche calpestare e stritolare le cose malvagie che si nascondono nel terreno sotto i piedi.

Chikaramizu” (力水)
– un lottatore vincente o altri lottatori suoi aiutanti di rango inferiore con un mestolo raccolgono l’acqua da un secchio e la porgono ai lottatori delle gare successive. Questo ha il significato di purificare il corpo con l’acqua, come sciacquarsi mani e bocca quando si visita un tempio.

“Chikaragami”(力紙) – purificare bocca, capo e corpo.

Shiomaki” (塩まき) – Eliminare gli spiriti malvagi dal Dohyō per non ferirsi in combattimento e pregare il Divino.

La pratica del “Shiomaki” è consentita solo ai lottatori di classe 10-Ryō (10)
o maggiore. Questi in un giorno possono versare dai 40 ai 50 Kg di sale, che dal primo giorno fino al quindicesimo, detto “Senshūraku” (千秋楽) corrispondono a circa 600 – 700 Kg complessivi.

Chirijozu” – Il lottatore si posiziona con il corpo arrotondato, accovacciato o  in ginocchio, con il suono del battito delle mani mostra adorazione per le Divinità e allarga le braccia.

Questo gesto ricorda i tempi in cui il Dohyō ancora non esisteva e il Sumo si praticava all’aperto nei campi, rimuovendo le erbacce e purificando le mani intrise delle essenze di queste piante. Il gesto di allargare le braccia invece rappresenta anche un modo genuino e semplice di indicare che non si nascondono armi.

 

Chirijozu- ちりじょうず

“Tachiai” (立ち合い) – Il confronto si svolge con i due lottatori che si osservano a pugni chiusi appoggiati al suolo, si alzano contemporaneamente e si scontrano. Questo è ciò che avviene normalmente ed è detto Tachiai ma può avvenire anche in modo diverso. Tachiai è un metodo di inizio unico del Giappone dove l’inizio è dato soltanto da un accordo implicito tra le due parti.

Come si svolge una gara

Mentre si aggiustano per il posizionamento finale (guardandosi l’un l’altro, con
la schiena incurvata verso il basso e i pugni sulla linea di partizionamento), lo spirito combattivo di entrambi aumenta e questi si alzano insieme nel momento in cui si sentono pronti per il combattimento. L’arbitro che in un’altra disciplina sportiva avrebbe indicato l’inizio, nel Sumo si limita a constatarlo.

Dopo il confronto, il lottatore vincente compie un ulteriore rito con la
mano destra appuntita quasi a tagliare l’aria e riceve il suo premio.

Il percorso dall’inizio a ”Yokozuna “(横綱)

Per diventare un lottatore di Sumo, occorre completare l’istruzione obbligatoria con dura pratica sotto la supervisione del gruppo di affiliazione “Oyakata”(親方) mentre per ambire al titolo di Yokozuna serve molto esercizio quotidiano. Si dice che è ideale se il fisico aumenti con la pratica e i pasti. Inoltre, si può avere i capelli a coda “chonmage”(ちょんまげ) dopo circa un anno.

Da quando il lottatore avrà un ruolo attivo porterà sempre chonmage e dalla classe 10-Ryō in su invece un raccoglimento dei capelli a forma di grande Ginko ”Ōichō” (大銀杏).

 

Oicho – 大銀杏

Quando il lottatore giunge al termine della sua carriera c’è il rito del taglio dell’Ōichō.

Il Sumo ai giorni nostri

Il Sumo
era originariamente uno sport tipicamente giapponese, ma negli ultimi anni le attività di lottatori stranieri sono state notevoli e sono nati famosi lottatori provenienti da paesi come Hawaii, Mongolia e Bulgaria.

Ti piacerebbe guardare una volta nella vita uno spettacolo di Sumo, sport nazionale giapponese?

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