Jūnihitoe
Alcuni giorni fa presso il Palazzo Imperiale, l’Imperatore ha annunciato alla nazione e al mondo la propria intronizzazione come atto formale della nazione attraverso la cerimonia Sokuireiseiden no gi (即位礼正殿の儀).

L’Imperatore e l’Imperatrice hanno indossato abiti utilizzati sin dal periodo Heian (794-1185) (平安時代) dalla famiglia imperiale e in particolare l’Imperatrice indossava il Kimono da cerimonia Jūnihitoe (十二単) che si distingueva per la sua particolare bellezza.
Jūnihitoe è l’abito rappresentativo delle mogli della nobiltà dal periodo Heian
ed è stato indossato limitatamente a corte. Attualmente solo la Casa imperiale giapponese li utilizza ancora in alcune importanti cerimonie. Letteralmente il nome dell’indumento significa indumento di dodici strati. Gli strati sono indumenti di seta sovrapposti uno all’altro. Il peso complessivo dell’indumento può arrivare a venti chilogrammi.
L’abito è così composto:
Karaginu (唐衣): indumento di stile cinese che sta nella parte più esterna con maniche e lunghezza corte;
Uwagi (表衣): indumento di tessuto lussuoso per distinguersi maggiormente;
Uchiginu (打衣): indumento che è stato trattato per esprimere lucentezza e tensione;
Itsutsuginu (五衣): cinque strati di un indumento detto Uchiki (袿) tra Uwagi e Hitoe (vedi sotto)
Hitoe (単衣): Indumento singolo di biancheria intima. È usato capo più interno del Jūnihitoe.
Nagabakama (長袴): Una specie di pantalone che per regola deve essere vermiglio, con risvolto al fondo e piegato bene.
Mo (裳): indumento posteriore che si allunga verso il basso dalla parte bassa della schiena.
L’acconciatura di capelli detta Osuberakashi (大垂髪) con capelli raccolti e piegati all’indietro ed era consuetudine per una donna aristocratica nel periodo Heian.
A quel tempo gli indumenti che indossavano le mogli degli uomini nobili si chiamavano Nyōbō shōzoku (女房装束) letteralmente “costume per moglie”. Nell’epoca Heian (794 – 1185) non vi era un numero determinato di Uchiki da utilizzare mentre in quella Muromachi (1363 – 1573) il numero divenne di cinque.
Kasane
Nei costumi tradizionali della corte imperiale giapponese, è fondamentale stratificare più capi, e la combinazione dei colori, inclusa quella dei colori esterni e di rivestimento interno dei capi è chiamata Kasane (かさね).
La tecnica Kasane rivela nei polsi e nelle estremità gli indumenti e rivela grande ingegnosità nell’elaborazione.

L’assortimento di Kasane si chiama Kasane no irome (かさねの色目) e quanto ai colori per lo più si prende spunto dalle stagioni. Primavera – Estate – Autunno Inverno oppure piante o gradienti dello stesso colore. C’erano numerosi tipi ed erano rigorosamente determinati quelli da indossare in base alle stagioni e agli eventi.
Combinazioni che ignoravano il senso delle stagioni erano considerate una violazione delle regole e assenza di stil e può essere osservato nei diari e nelle storie di quel periodo quanto le donne si vestissero con ingegnosità.
Si dice che il prototipo del kimono sia nato nella seconda metà del periodo Nara (710 – 794), e che il kimono del tipo che è arrivato sino ai giorni nostri nacque nel periodo Heian.
Jūnihitoe si è perfezionato a metà del periodo Heian.
È stata una preziosa occasione quella di osservare un indumento storico con più di mille anni che è stato tramandato ai nostri giorni.