Haiku è una poesia con uno schema convenzionale composta dallo schema “5 – 7 – 5” in totale 17 sillabe.

Gli antenati che vivevano nella natura selvaggia sentivamo profondamente il cambiamento delle quattro stagioni ed espressero questo attraverso le parole.
In soli diciassette suoni Haiku canta la bellezza della natura e delle emozioni umane, omettendo ogni parola superflua, e utilizzando parole corte e cercando di far immaginare le scene e le emozioni
Le composizioni Haiku contengono sempre parole rappresentative delle stagioni, dette Kigo (季語).
Un famoso Haiku
● “Furuikeya Kawazutobikomu Mizunooto” (古池や かわずとびこむ 水の音) Fu-ru-i-ke-ya (5) Ka-wa-zu-to-bi-ko-mu (7) Mi-zu-no-o-to (5) – Ah! Antico stagno -si tuffa una rana – rumore d’acqua

Kigo: “Kawazu” (かわず)(rana) Stagione: Estate
Significato: Una rana si è tuffata in un tranquillo vecchio stagno. Poiché l’area è tranquilla, anche il piccolo suono dell’acqua può essere udito chiaramente. Una frase per una scena tranquilla.
Prova a chiudere gli occhi e immaginare la scena di questo canto. Haiku è esattamente qualcosa che fa pensare alla scena di quando il compositore ha creato il canto. Lo splendore della composizione Haiku è sentire quella stagione e quella scena.
L’arrivo di Matsuo Bashō
La persona che ha fatto uno sforzo per portare l’Haiku giapponese al riconoscimento letterario è Matsuo Bashō (松尾芭蕉)(1644-1694).
Era di moda che gli Haiku fossero caratterizzati da competizioni di comicità e divertimento.
Bashō invece puntò alla bellezza naturale nel silenzio. Haiku che non puntassero alle “risate” o al “divertimento”, bensì alla natura e all’investigazione della vita.
Bashō in persona con le sue mani fa evolvere Haiku in un genere letterario dedito alla spiritualità.
Nel 1680 all’età di trentasei anni, l’ambiente Haiku di Edo (ora Tokyo) era colmo del desiderio di accumulare denaro e di gloria e i maestri competevano fra loro per il numero di discepoli.
Bashō rimase deluso di questa situazione e abbandona le strade di Edo per ritirarsi in una misera casa di paglia “Sōan” (草庵) a Fukagawa.
A quel tempo, lasciare l’ambiente di Nihonbashi (Edo) era considerato una “sconfitta”, ma i discepoli di Bashō accettarono il trasferimento a Fukagawa con gioia e tutti insieme lavorarono per sostenere la vita del maestro.
Quando nel giardino della Sōan apparve una pianta di Banana Giapponese, Bashō (芭蕉), che era stata piantata in precedenza, con delle foglie splendide i discepoli rinominarono la casa in “Bashō An“(芭蕉庵) e in seguito si riferirono al maestro con il nome stesso di Bashō (芭蕉).
Il racconto di viaggio “Oku no Hoso-michi” (おくのほそ道) del 1689 a piedi da Edo alle regioni di Tōhoku (東北) e Hokuriku (北陸) (circa 2.400 km di viaggio, sette mesi di viaggio) è particolarmente famoso nell’era contemporanea.
Bashō ha composto circa novecento Haiku nella sua vita e il racconto di viaggio è stato pubblicato postumo.
I concetti di “wabi – sabi – hosomi” (侘び・さび・細み) evidenziano uno spirito che rispetta la semplicità, la bellezza nel silenzio e “Nioi – utsuri – hibiki” (匂ひ・うつり・響き) fanno un uso completo di olfatto, vista e udito
La sensibilità Bashō catturò molti compositori di Haiku e un giorno divenne noto come Divino della poesia, Haisei (俳聖).
Le opere di Bashō
● “Shizukasa ya iwa ni shimiiru semi no koe” (しずかさや 岩にしみ入る せみの声)
– Ah! Tranquillita! -E fino al cuore delle rocce -il canto delle cicale!
Kigo: la voce delle cicale Stagione: Estate
Significato: Calda luce estiva, solo la voce delle cicale passa attraverso le rocce, sembra approfondire la tranquillità delle montagne. Che tranquillità!
● “Meigetsu ya ike o megurite yomosugara” (名月や 池をめぐりて 夜もすがら) – Luna d’equinozio – girando attorno allo stagno -la notte intera
Kigo: Meigetsu (名月) (Luna d’equinozio) Stagione: Autunno
Significato: La Luna all’equinozio è talmente bella che attratto da lei camminai intorno allo stagno, e alla fine finì la notte. Una composizione che esprime l’amore per la bellezza naturale.
L’ultima composizione di Bashō
● “Tabi ni yande yume wa kareno wo kakemeguru” (旅に病んで 夢は枯野を かけめぐる) – Malato in viaggio- i miei sogni percorrono soli – i campi desolati
Kigo: “Kareno” (枯野) (campo desolato) Stagione: Inverno
Significato: Mentre sono sdraiato sul letto della morte durante il mio viaggio, sogno ancora di correre nell’ ignoto campo desolato nei miei sogni
E’ un Haiku creato quattro giorni prima della morte.
Ancora oggi nelle scuole primarie viene insegnato a creare gli Haiku e lo spirito viene tramandato.